“Le azioni della Commissione Europea devono essere pensate non solo per i pescatori ma anche con i pescatori, dalla Lituania a Lampedusa servono regole sostenibili da ogni punto di vista: ambientale, certo, ma anche economico e sociale”. Lo ha detto oggi in plenaria Pietro Bartolo, eurodeputato Pd e componente della Commissione Pesca al PE, intervenendo al dibattito sul Piano di azione per la protezione degli ecosistemi marini.
“Non possiamo colpevolizzare i pescatori. Le cause della distruzione dei nostri mari sono da ricercare altrove. Il piano di azione non può ignorare tutto questo, colpendo indiscriminatamente migliaia di famiglie e un settore importantissimo per la nostra economia.
Sostengo la protesta dei pescatori in corso in questi giorni in tutta Europa. Continuerò a lottare per preservare il lavoro di intere famiglie, in modo particolare nelle zone periferiche, come la mia terra, già fortemente penalizzate e colpite dalla crisi”.
Bartolo ha anche ricordato le sue origini: “Mio padre era un pescatore, io stesso sono stato un pescatore: questo intervento lo faccio anche come tale. So quanto è duro e faticoso questo lavoro e quanti sacrifici nel corso della vita gli uomini e le donne che stanno in mare fanno”.