Ancora una volta assistiamo alla cronaca di una tragedia annunciata. Ho chiesto ai miei colleghi eurodeputati di sottoscrivere una lettera che invieremo alla Commissione, chiedendo di intervenire immediatamente.
È inconcepibile che si continui a delegare il soccorso alla Guardia Costiera Libica, che riporta queste persone in un inferno rispetto al quale la morte in mare potrebbe rappresentare un paradossale sollievo.
L’Unione Europea non può e non deve più girarsi dall’altra parte. La ricerca e il soccorso in mare spettano a noi, anche dal punto di vista etico e morale. È una nostra precisa responsabilità, rispetto alla quale non possiamo arretrare di un millimetro. È insopportabile leggere ancora di torture in Libia e di morti in mare, non si può restare in silenzio. La misura è colma.