Diario di bordo, giorno 2. Siamo appena usciti dall’hotel Porin, l’unico centro di permanenza ufficiale della Croazia. Abbiamo trovato una struttura sostanzialmente accettabile, in cui sono garantite condizioni di vita dignitose.
La capienza massima del centro è di 600 persone, ma attualmente ne ospita 343, di cui tantissimi minori. Lì i bambini hanno la possibilità di studiare, alcuni di loro hanno già imparato il croato. Si tratta di persone che hanno già richiesto – in alcuni casi ottenuto – lo status di richiedenti asilo.
Abbiamo raccolto la testimonianza di chi ci ha raccontato quanto accade ai confini d’Europa, laddove i respingimenti vengono portati avanti dalla polizia confiscando tutto a queste persone, il poco denaro contante che portano con sé, il cellulare, gli effetti personali.Storie che fanno riflettere e su cui tutti noi siamo chiamati a interrogarci.