Le immagini che giungono dalla Bosnia sono drammatiche: migliaia di persone abbandonate tra i boschi e sotto la neve per l’incapacità dell’intera Unione Europea di affrontare e governare i flussi migratori.
Sono la diretta conseguenza delle altrettanto drammatiche immagini che continuano ad arrivare da Lesbos.
Sono la fotografia di un’Europa che sembra avere smarrito le coordinate della propria civiltà.
I racconti delle violenze subite dai migranti che hanno tentato di varcare il confine con la Croazia sono agghiaccianti: le persone vengono picchiate e poi private dei pochi effetti personali, spesso anche delle scarpe e abbandonati in mezzo ai boschi con temperature sotto lo zero.
Tutto questo ad opera di forze di polizia europee in un vergognoso scaricabarile sulla pelle di esseri umani disperati a cui dovremmo garantire invece accoglienza e protezione.
Sono ormai note le cosiddette “riammissioni senza formalità”, lo strumento con cui l’Italia prima ed a catena tutti gli altri paesi europei sulla rotta balcanica respingono i richiedenti asilo in deroga alle convenzioni internazionali ed alle stesse leggi europee in materia di diritto d’asilo.
Un perverso “gioco” di polizie in cui da Trieste i migranti che riescono ad arrivare vengono consegnati alla polizia Slovena, poi a quella Croata ed infine respinti in Bosnia, abbandonati in tendopoli fatiscenti tra le montagne e sotto la neve.
Sono in prevalenza ragazzi Afghani, Siriani, Iracheni. Provengono da Paesi che i governi europei hanno contribuito a radere al suolo e su cui oggi non siamo capaci di assumerci una responsabilità.
Abbiamo il dovere morale prima ancora che legale di accogliere queste persone, di far valere le leggi che noi stessi abbiamo scritto nelle nostre costituzioni per proteggere chi fugge da guerra, persecuzioni e trattamenti inumani. Lo abbiamo adesso!
Per questo chiediamo che i Governi europei coinvolti nelle pratiche di respingimento illegali sul confine orientale interrompano immediatamente ogni attività di questo tipo applicando la legislazione europea ed internazionale in materia di diritto d’asilo e tutela dei diritti umani.
Chiediamo alla Commissione ed al Consiglio Europeo che sia istituita una missione umanitaria europea con il coinvolgimento dell’UNHCR sul confine orientale per soccorrere le migliaia di persone rimaste intrappolate nella neve che rischiano di morire.
Chiediamo infine che sia predisposto un piano straordinario per l’accoglienza che preveda una distribuzione tra tutti paesi membri delle persone che arrivano in Europa.
Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra civiltà giuridica e a noi stessi.
Pietro Bartolo
Erasmo Palazzotto
Emiliano Abramo
Nicolas Ballario
Brando Benifei
Laura Boldrini
Simona Bonafè
Bruno Bossio
Mario Bruno
Paolo Ciani
Ignazio Corrao
Silvia Costa
Jessica Costanzo
Andrea Cozzolino
Paolo De Castro
Gregorio De Falco
Loredana De Petris
Davide Faraone
Elena Fattori
Claudio Fava
Giosi Ferrandino
Nicola Fratoianni
Alessandro Fusacchia
Dino Giarrusso
Mario Giro
Chiara Gribaudo
Francesco Laforgia
Paolo Lattanzio
Riccardo Magi
Fiorella Mannoia
Pierfrancesco Majorino
Ugo Melchionda
Gennaro Migliore
Alessandra Moretti
Rossella Muroni
Paola Nugnes
Matteo Orfini
Pina Picierno
Giuliano Pisapia
Fausto Raciti
Sandro Ruotolo
Doriana Sarli
Gianfranco Schiavone
Elly Schlein
Massimiliano Smeriglio
Irene Tinaglia
Patrizia Toia
Oliviero Toscani
Giorgio Trizzino
Massimo Ungaro